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Italian Bloggers

venerdì 9 settembre 2011

L'ARTE E' MERDA II



Il valore delle cose II



















Un aspetto particolare caratterizza l'arte contemporanea e la cultura in genere, l'accessibilità. L'arte che "conta", secondo giudizi sempre meno comprensibili, è culturalmente ed economicamente sempre piu elitaria e dato che economia e potere percorrono la stessa via, sempre piu prevaricatrice. La distanza tra molte opere contemporanee e la "gente comune" è enorme. In alcune fasce della popolazione, dell'arte contemporanea se ne ignora persino l'esistenza (qui si apre il tema delle responsabilità personali e appunto le possibilità di accedere a certi spazi ed opportunità). Per molti non solo l'arte contemporanea ma l'arte in genere è inutile e/o superflua o incomprensibile a priori.

I sistemi capitalistici basati su profitto e mantenimento dello status si compongono di figure utili allo scopo di autotutelarsi, quali: manager, politici, certi intellettuali, figure istituzionali, dirigenti pubblici, industriali, imprenditori, capi, sottocapi, caporali che per la maggior parte ricoprono tali ruoli non tanto per comprovate capacità o competenze specifiche (che garantirebbero tra l'altro qualità maggiore) ma per comprovato allineamento all'obbiettivo reale di chi in tali posti li ha messi. Raccomandazioni, spinte, concorsi guidati, esclusioni sospette, diplomi e lauree comprati legalmente, una scuola pubblica indottrinante e maltrattata collaborano ad escludere la maggior parte delle fasce economicamente piu deboli ad un mondo di opportunità e spazi. La cultura diventa la loro cultura a cui la massa accede per gentile concessione, il bisogno di riconoscersi in uno specifico contesto culturale viene mistificato proponendo una cultura calata dall'alto (inteso come luogo fisico) a cui bisogna allinearsi (per essere di moda!). Se ancora esiste un arte (cultura) più espressamente popolare viene subito fagocitata, masticata e risputata con un altro aspetto (a mio parere la Pop art ne è stato un triste esempio) o addirittura criminalizzata (wrighter ed "imbrattatori vari"), così privata del suo valore identificativo, attraverso tali contaminazioni diventa estranea a molti e un buon affare per altri.

A proposito di buoni affari 2,6 milioni di euro al Museion per le prossime programmazioni! Pagano la Ragaglia e poi ogni anno pagano un altro curatore per allestire degli interventi di valore! Ma allora questa che ci fà lì? E i tagli agli sprechi e una condizione fallimentare fin dalla sua inaugurazione? E i tagli al sociale?

Facciamoci la nostra cultura!!

Il cavaliere inesistente

venerdì 26 agosto 2011

L'ARTE E' MERDA

Il valore delle cose




























L'arte è merda, Piero Manzoni l'ha anche venduta anticipando con la sua performance ciò che oggi è diventata una modalità consueta e predominante.
























L'esperienza estetica legata ai sensi (appunto) si misura con la confezione, una scatoletta d'uso comune, un etichetta semplice e scarna, senza immagini se non le parole che descrivono sommariamente il prodotto. Le parole richiamano anche un altra possibile lettura estetica che sospende e relativizza il valore sensoriale per determinarne un altro più complesso o semplicemente piu articolato. Il contenuto supposto della scatoletta cambia il valore dell'opera o meglio cambia la lettura estetica dell'opera. La merda da un nuovo valore all'oggetto, un valore infine artistico. Il nuovo valore non è legato prioristicamente ne all'aspetto ne al contenuto (significato) dell'opera (la merda) ma al processo mentale che ne scaturisce. La provocazione, lo scandalo, lo shock (per alcuni) sono gli strumenti che innescano il processo. Per allora, forse, un idea geniale come in passato lo furono altre con opere di rottura (Van Gogh, Picasso, Duchamp) di grande valore culturale che hanno cambiato, non da sole naturalmente, il modo di "vedere" le cose. Oggi la provocazione, che personalmente non ritengo strumento prevalente ma occasionalmente rilevante, è diventata un ottimo modo per pubblicizzare l'oggetto da vendere e determinarne il costo sul mercato. Ma quando LA SCATOLETTA DI MERDA è diventata una scatoletta di merda o viceversa quando la scatoletta di merda è diventata una SCATOLETTA DI MERDA? Quando la merda viene venduta ed entra nel mercato. L'imprescindibilità della cultura nella vita dell'uomo rende la stessa un buon mezzo per creare profitti e cosi musica, letteratura, arte figurativa o dell'immagine, poesia, idee, filosofie,etc..valgono sopratutto per il loro prezzo.



Quanto costa realmente una scatoletta di merda? Quanto costa realmente un orinale? Quanto costano realmente dei fantocci di bimbi impiccati ad un albero? Quanto costa realmente una rana in legno crocefissa? Quanto costa realmente un paesaggio dolomitico ad olio? Quanto costa realmente il ritratto del papa? Quanto costa realmente un installazione o una performance?



Il mercato nella sua costante ricerca di profitto ha invaso lo spazio culturale e creativo delle persone, sfruttando e/o guidando (con l'aiuto degli indici di gradimento e la moda) il gusto. La cultura in quanto business diventa importante e i prezzi salgono perchè bisogna guadagnarci: "Senò a cazzo serve la cultura?" direbbero gli attuali governanti. Anche la particolare attenzione, da parte del centro sinistra, al mondo culturale è quantomeno sospetta, sopratutto in particolari soggetti che con alcune specificità della cultura hanno ben poco a che fare.



Così si assiste a paradossi, incongruenze, eccessi che lasciano a bocca aperta, opere dai prezzi spropositati, tendenze sopravalutate, compensi ingiustificabili nell'ambiente (curatori, galleristi, direttori di musei, critici e artisti arrivisti), finanziamenti "curiosi",speculazioni, etc..





Il cavaliere inesistente

venerdì 15 luglio 2011

NO TAV





















Credo che di base sia la volontà del cittadino o meglio della maggioranza dei cittadini, in fondo lo stato dovrebbe essere espressione della volontà delle persone che lo compongono, se tali persone si rivelano in maggioranza nell'esprimere un opinione, ritengo vada rispettata.

Se i locali in maggioranza non vogliono la Tav e ritengono di non volere usufruire dei presunti vantaggi economici derivanti, tale volontà va accettata.

Se gli interessi del paese sono valutati prevalenti è necessario dimostrare dei reali benefici conseguenti a tale progetto, benefici misurabili e prevedibili con riscontri sul benessere personale di ogni (e sottolineo ogni) cittadino.

Questa non è utopia, è organizzazione, impegno, volontà, rispetto, confronto, metodo, etc.., insomma democrazia.


Il cavaliere inesistente

IL PROIBIZIONISMO FUNZIONALE



Credo che il problema non sia proibizionismo o legalizzazione, il problema è la coerenza.



Se si vuole combattere le dipendenze o lo si fà o non lo si fà.



Se si vuole legalizzare le sostanze psicotrope o lo si fà o non lo si fà.



Non credo sia onesto dichiararmi contrario alle legalizzazioni e poi permettere siano distribuiti (per lo meno in alcune zone d'Italia) ettolitri di metadone (sostanza derivata dalla morfina) spacciandola per cura.



Non credo sia onesto eleggersi paladini della famiglia e poi permettere siano aperte sale da gioco persino in prossimita delle scuole pubbliche pur sapendo essere fonte di grave disturbo sociale.



Non credo sia onesto scagliarsi contro le droghe lasciando aperta una corsia preferenziale alle bevande alcoliche causa spesso di vere e proprie tragedie sociali.



Non credo sia onesto, avendo anche un ruolo di potere, ignorare che tra psicofarmaci, antidepressivi, alcolici, gioco d'azzardo, internet sesso e chissa cosa altro una grossa fetta di popolazione fugge a qualche profondo malessere.



Legalizzazione non è riempire i tossicodipendenti di metadone o gli anziani (e non solo) di antidepressivi o aprire le sale da gioco ammonendo che però possono fare molto male ma dovrebbe essere un metodo per non criminalizzare il "dipendente" e per escludere al contempo gli interessi criminali (la mafia gestisce un enorme fetta di traffico di droga e gioco d'azzardo) e tutto il sottobosco collegato, un metodo per intervenire su una delle cause scatenanti le dipendenze nei più giovani, la trasgressione.



E' ora di tentare una strada diversa dato che le altre non solo sono fallimentari ma addirittura dannose.






Il cavaliere inesistente

venerdì 8 luglio 2011

BERLUSQUORUM

Il presidente del consiglio Berlusconi, Silvio Berlusconi, Berlusconi Silvio, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, Silvio, onorevole Silvio Berlusconi, Mediaset, Canale 5, l'attuale presidente del consiglio, la Tv privata, Forza Italia, il PDL, il conflitto d'interessi, le barzellette, meno male che Silvio c'è, Arcore, il Bunga Bunga, i capelli di Silvio, la statura di Silvio, le ville di Silvio Berlusconi, il cavaliere, il futuro presidente della repubblica, Apicella, il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, i soldi di Silvio Berlusconi..

Tempo fà in un post riportai una filastrocca di Rodari riferita, nelle intenzioni del blogger, al presidente del consiglio Berlusconi, con una foto, presa dalla rete, in cui è inquadrato in situazioni diverse con cappelli diversi. La media delle visite al mio blog, di solito nell'ordine di 6/12 alla settimana in tale occasione ebbe un impennata inconsueta.
Nel giro di circa tre giorni ebbi circa 500/600 visite al mio blog per poi tornare dopo poco ai soliti ritmi.
Così ho deciso di fare un esperimento il cui risultato sarà rivelato nei prossimi post.

Il cavaliere inesistente

venerdì 1 luglio 2011

IL DECALOGO




Ma perchè non ci abbiamo pensato prima!!




Educatori, terapeuti, psicologi, pedagogisti, assistenti sociali e assistenti vari ci voleva tanto? Basta sostegno, solidarietà, aiuto concreto, prevenzione, terapia, lotta alla criminalità etc.. l'illuminata soluzione al problema delle dipendenze, grazie ad una metodologia innovativa, economica e partecipata, messa in campo dalle politiche sociali locali (Bolzano) renderà superfluo e superato ogni altro approccio perchè ora abbiamo IL DECALOGO!




All'entrata di ogni sala da gioco, di ogni rivendita di alcolici, di ogni discoteca, di ogni tabacchino (aggiungiamo alla lista anche qualche fumeria da oppio, tanto abbiamo la soluzione), verrà appeso in evidenza un cartello con dieci semplici concetti. Dieci consigli, avvisi, moniti dal potere magico.




Grazie ad un abile costruzione della frase, l'utilizzo di parole chiave, il potere evocativo e taumaturgico delle stesse si scatenerà una reazione nel potenziale o reale utente (assistito) che lo porterà inevitabilmente alla presa di coscienza del problema e all'inevitabile soluzione.




IL DECALOGO







  1. Il gioco d'azzardo, la droga, l'alcol, il tabacco fanno male.



  2. Se proprio non riesci a farne a meno non drogarti troppo, non giocare troppo, non bere troppo e non fumare troppo.



  3. Le dipendenze rovinano gli affetti.



  4. Se non giochi, non bevi, non fumi, non ti droghi: risparmi.



  5. Ci sono altre cose nella vita.



  6. Pensa alla fica.



  7. Le dipendenze rendono impotenti.



  8. Il gioco, la droga, l'alcol e il tabacco sono strumenti del diavolo.



  9. Il diavolo è brutto e cattivo.



  10. Se questo proprio non vi basta chiedete una mano a qualcuno.



Il cavaliere inesistente

mercoledì 1 giugno 2011

LA COMPETENZA DELLA RAGAGLIA

























Quali sono le competenze della direttrice (incaricata, non scelta o eletta) del Museion?



Competente su cosa? Chi stabilisce che è competente? Quale conoscenza ha della cultura locale? Quali gli esperti che valutano tale competenza? Spagnolli? Durnwalder? La "Kasslater Mur"? Notoriamente artisti e letterati eccelsi...



Il signor Eugenio Rossi, precario in qualche stabilimento locale, quali strumenti ha per condividere ed accogliere la scelta dei politici sulla gestione del Museion e della cultura in generale?



La signora Camilla Bianchi, casalinga con tre figli e un marito in mobilità, che ama i dipinti di paesaggi montani che "c'azzecca" con l'arte concettuale?



Quale è la "nostra" cultura? E' la stessa della Ragaglia? Quale è l'arte locale?



Quale disponibilità ha manifestato in passato il Museion verso le Associazioni culturali e artistiche locali e gli artisti non allineati e/o sconosciuti? Quale la sua posizione su tali Associazioni o figure singole?



Ma la Ragaglia non è quella della prima edizione di ponti d'artista?



Ma la Ragaglia non è quella delle "feste pubbliche" al Museion con Lampis come VJ?



(Ma credete che tutti i VJ del mondo hanno la stessa possibilità di promuoversi su una vetrina così importante come ha fatto il nostro ex assessore?)



Ma il Museion di chi è?



Per chi è?



A chi serve?



Chi lo usa?



Perchè?



In questi giorni stanno riprovando a rilanciare il Museion con il solito trucchetto della mostra scandalo, fortunatamente gli unici che stanno cadendo nel tranello o che semplicemente collaborano a tale operazione di marketing sono il Dolomiten e qualche cortigiano allineato, ma non abbiate timore dei cadaveri messicani perchè a fine mostra ci sarà una bella festa con canti, balli, ricchi premi e l' esperta Ragaglia come reginetta....






Il cavaliere inesistente

sabato 12 marzo 2011

RANDI VS MARCATO



Quando cambiano gli schieramenti al vertice cambiano anche i cortigiani.
Non importa poi molto la collocazione politica, le ideologie o i doveri istituzionali, contano gli interessi privati del gruppo culturale d’appartenenza ed è in quest’ottica che và valutato l’attuale conflitto ai vertici dei Servizi Sociali.
Il caso vuole che ambedue sono stati, per un breve periodo, sia miei datori di lavoro che insegnanti durante la specializzazione e benché non abbia avuto rimarchevoli contatti con loro, una mia idea me la sono fatta.

In un ottica “cerchiobottista” ecco le mie opinioni.
Critiche e appunti sull’operato dell’attuale direttore ASSB le ho già espresse in passati post anche se forse in modo generico e soffermandomi più sugli aspetti ideologici, una rinfrescata non fa male.
-La trasformazione dei Servizi Sociali da potenziale ente solidale ad esclusivo ente erogatore (se almeno erogasse in modo congruo ed equo).
-La “deprofessionalizzazione” degli operatori (psicologi, pedagogisti, terapeuti usati come assistenti e assistenti, operatori, usati come manovali e/o controllori) con conseguente svalutazione e deprezzamento del compenso.
-Il malcontento oggettivo ignorato.
-La “psichiatrizzazione” del disagio sociale (come ex direttore dell’Associazione La Strada ha avuto modo di fare “esperienza”, con tutta una serie di danni collaterali a mio parere devastanti sia per il tipo di “mission” portata avanti sia per l’incapacità amministrativa dimostrata).
-L’esperienza Firmian ovvero l’inghippo degli appalti, un delirio.
-La sua attività terapeutica (psicologo) fortunatamente è durata poco.

Veniamo all’attuale assessore comunale per i Servizi Sociali.
Un piccolo appunto: quando Randi era mio insegnate sembrava il Mao tze tung del sociale, ora dalle sue prime apparizioni mi ricorda vagamente Capezzone (ex radicale ora con Berlusca).
-Ha rischiato di far saltare il pranzo di Natale per i poveri, che se ne strafottono delle garanzie future ma ci tengono al pasto quotidiano.
-La lodevole, nelle intenzioni, assegnazione del bar Righi ai sinti, peccato che siano molte le realtà disagiate in A.A. non solo i sinti, con cui per altro l’assessore ha lavorato per un lungo periodo, creando qualche dubbio di corsia preferenziale.
-La proposta di privatizzazione di Villa Europa, le privatizzazioni nel sociale sono una truffa in ogni caso, almeno fino a che ci sarà un unico ente appaltatore.
-Io ricordo mesi fa una lettera sul quotidiano locale in cui alcuni operatori si lamentavano in modo deciso dell’operato del ex direttore Caritas, si parlava di rapporti di lavoro, ci fu anche una smentita, naturalmente interessata.
Se questi sono i prodromi dopo un paio di mesi di incarico “che dio ce ne scampi”.

PS. Seguendo i giornali di questo periodo ho visto alcune affermazioni di certi politici che mi hanno dato l’idea precisa di quanto questi siano lontani dai problemi trattati.
Repetto propone un manager (quello avuto fino ad adesso non è bastato), che ne pensa di Briatore o Verdini o magari Lele Mora?
Spagnolli da piena fiducia a Marcato, ma se la concezione di sostegno sociale del nostro sindaco è quella delle zone di parcheggio colorate o il divieto di fumare nella prossimità delle fermate del autobus o di fare ordinanze anti alcol col Teroldego in mano mi dite che “ci azzecca” questo con i poveri, gli handicappati, gli alcolisti, i tossici, i minori problematici, gli anziani?
Non sanno nemmeno di cosa parlano!
Il cavaliere inesistente

mercoledì 2 febbraio 2011

A proposito di elenchi...


LA POLITICA, OGGI..

Arroganza - Autoritarismo - Arrivismo - Assenteismo - Autoreferenzialità
Bramosia
Commercio - Corruzione - Concussione - Criminalità - Carenza - Cecità
Disonestà - Demagogia - Deficienza - Delega
Elitarismo
Falsità - Faziosità - Fascismo
Gossip
Interesse privato - Intolleranza - Ignoranza - Inerzia
Mercato - Mafia - Maschilismo
Nepotismo - Nonnismo - Negligenza - Nazismo
Omertà
Presunzione - Parassitismo - Personalismi - Pedofilia - Prostituzione
Qualunquismo
Raccomandazioni - Razzismo - Regalie
Servilismo
Tracotanza - Tirannia
Vittimismo - Vanità - Violenza
Ho tentato anche un elenco di aspetti positivi del tema in questione ma senza risultati soddisfacenti se non trasformando il titolo di tale elenco e cioè:
"Come dovrebbe essere la politica, oggi.".
Il cavaliere inesistente