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venerdì 15 luglio 2011

NO TAV





















Credo che di base sia la volontà del cittadino o meglio della maggioranza dei cittadini, in fondo lo stato dovrebbe essere espressione della volontà delle persone che lo compongono, se tali persone si rivelano in maggioranza nell'esprimere un opinione, ritengo vada rispettata.

Se i locali in maggioranza non vogliono la Tav e ritengono di non volere usufruire dei presunti vantaggi economici derivanti, tale volontà va accettata.

Se gli interessi del paese sono valutati prevalenti è necessario dimostrare dei reali benefici conseguenti a tale progetto, benefici misurabili e prevedibili con riscontri sul benessere personale di ogni (e sottolineo ogni) cittadino.

Questa non è utopia, è organizzazione, impegno, volontà, rispetto, confronto, metodo, etc.., insomma democrazia.


Il cavaliere inesistente

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