Esistono comportamenti umani nel confronto sociale che trovo veramente spregevoli nella loro assoluta dedizione alle dinamiche social-capitalistiche, uno di questi comportamenti o disturbi (da un punto di vista psicopatologico) è l'arrivismo, atteggiamento facilmente individuabile e particolarmente presente nelle società contemporanee.
L'obbiettivo dell'arrivista è fisso, il percorso è flessibile in un ottica macchiavellica, in cui tutto va bene purchè tendente all'obbiettivo finale che non può essere altro che l'autoaffermazione (anche economica).
L'arrivista se ne "strafotte" del percorso e degli "ostacoli" (vissuti come ostacoli e non come opportunità) che scavalca utilizzando il semplice sistema del "forte con i deboli e debole con i forti".
L'arrivista si adegua incessantemente secondo le convenienze e chiama questa modalità "flessibilità" o "apertura mentale", le convenienze spesso non hanno nulla a che fare con l'attività specifica (campo di lavoro) dell'arrivista.
L'arrivista è una delle emanazioni di maggior efficacia del sistema produttivo, è un consumatore quasi completo. Non solo la materia ma anche il pensiero portante del sistema capitalistico viene consumato e pubblicizzato attraverso un indice di gradimento.
L'arrivista è un modello sociale capitalistico.
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