C'è stato un giorno in cui Till Eulenspiegel e il Barone di Munchausen si sono trovati.
Era buio e freddo nelle campagne bavaresi e solo una piccola osteria era aperta, se ne intravedeva la luce, un lumino da molto lontano.
Il barone stava ancora vagando a cavallo della sua palla di cannone mentre Till sopra uno struzzo bardato a festa si avvicinava all'osteria, l'osteria si chiamava "Die Augen und die Ohren".
Munchausen vide il lumino e dando grandi schiaffi alla palla riuscì a deviarla in modo che cadesse presso la betola.
Till vi era ormai giunto e già corteggiava le figlie dell'oste raccontando incredibili storie sulla guerra ai saraceni.
Till era esile e biondo, Munchausen grande e nero, le figlie dell'oste belle e prosperose, l'oste si faceva chiamare "Das Auge und das Ohr".
Il mattino dopo Till ripartiva sulla palla di cannone volando in compagnia della figlia dell'oste chiamata "das Auge" e il barone di Munchausen riprese il cammino sopra lo struzzo bardato a festa con l'altra figlia chiamata "das Ohr".
L'oste saluta dalla porta e ora si chiama "Die Nase".
Il cavaliere inesistente.
lunedì 5 luglio 2010
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